La fonte magica – book quote #11

Salve a tutti! Per questo lunedì di citazioni parliamo di un altro libro super presente nei miei ricordi di lettrice ragazzina, ovvero La fonte magica di Natalie Babbitt. La mia edizione è del 2002 per Fabbri Editori, ma la prima pubblicazione risale al 1975. Ne è stato tratto anche un film con Alexis Bledel (Una mamma per amica), uscito nel 2003, di cui parleremo giovedì, approfondendo trama e differenze fra i due prodotti.

 La fonte magica di Natalie Babbitt

la fonte magica

La vita. Che si muove, che cresce, che cambia, mai la stessa due minuti di fila. […] Tutto è una ruota, che gira e gira, che non si ferma mai. Le rane sono parte di essa, e gli insetti, e anche il tordo. E le persone. […] Ma morire fa parte della ruota, è lì, subito dopo il nascere. Non puoi prendere i pezzi che ti piacciono e lasciare il resto. Essere parte di tutta quanta la faccenda, è questa la benedizione. 

Questa frase viene pronunciata dal padre della famiglia Tuck a Winnie, la piccola protagonista. I Tuck sono immortali a causa di una fonte, quella del titolo, dalla quale hanno bevuto, inconsapevoli della sua magia. Winnie lo scopre e i Tuck cercano di farle capire perché non debba dirlo a nessuno. Questa scena in particolare, però, volge lo sguardo ad un tema importante, ovvero l’accettazione del ciclo della vita, che comprende anche la morte. Winnifred naturalmente non vorrebbe morire, considera l’idea di bere anche lei dalla fonte e diventare immortale, ma Tuck è assolutamente contrario: quella non è vita, dice lui. I Tuck sono bloccati, fermi, immobili nel tempo. Non possono crescere e vedono le persone attorno a loro morire. Per Tuck questo è assolutamente innaturale e vuole che Winnie lo capisca.

La tematica è inserita in un contesto apparentemente semplice, si tratta pur sempre di un libro per bambini, ma in realtà il senso del discorso è profondo. La morte ci spaventa, molti cercano la via per l’immortalità nella scienza, la vita si è già allungata molto. Eppure, come dice Tuck, la morte fa parte del pacchetto, non possiamo pensare di eluderla. Che cosa ne sarebbe, di noi e del mondo, se dovessimo vivere tutti per sempre? La Terra, lo sappiamo, già fatica così, figuriamoci se facessimo figli senza poi lasciargli il nostro posto.

Ma anche personalmente, è vero che avremmo tanto tempo per viaggiare e leggere, ma non sono sicurissima che ne avremmo voglia per sempre, o che, pensando di avere tutto il tempo del mondo a disposizione, lo faremmo davvero. Si potrebbe entrare anche nel discorso economico della faccenda, ma penso non serva, va da sé che per vivere in eterno bisognerebbe anche mantenersi economicamente in eterno. Insomma, io non credo potrei mai accettare di essere immortale e concordo con Tuck sul prendere la morte come parte di questo percorso che chiamiamo vita.


Voi cosa ne pensate, immortalità sì o no? Scrivetemelo qui nei commenti o sui social e se vi va condividete l’articolo!

P.s. la mia edizione non credo esista più, quindi ve ne lascio un’altra, ma trovo che fosse molto più poetica la scena sul lago, che tra l’altro è proprio quella del discorso che vi ho riportato.

📓 Titolo: La fonte magica
📘 Autore: Natalie Babbitt
📕 Editore: Rizzoli
📒 Genere: Libro per bambini (dai 10 anni)
📗 Pagine: 151
📔 Data di uscita: 1975
📖 Prezzo: 12.00€

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