Caraval trilogia – Stephanie Garber

Salve a tutti. Per prima cosa vorrei chiedervi scusa per la mia assenza prolungata, ma ho avuto degli impegni che hanno prelevato ogni mia energia e non ho trovato tempo per leggere per diletto fino ad ora. Ma eccoci qui. Oggi parleremo di una trilogia fantasy che è appena giunta a conclusione, ovvero la trilogia di Caraval – Legend – Finale di Stephanie Garber. Ho appena terminato di leggere il terzo libro, ma come sempre non farò spoiler della trama, dirò solamente la mia opinione al riguardo.

trama

Caraval è un gioco. O forse no. Dove finisce l’immaginazione e comincia la realtà? Come si fa a comprendere quale mossa fare se la scacchiera è la tua vita e lo scacco matto potrebbe portare alla morte di tua sorella?

Ecco. Caraval comincia parlandoci di due sorelle, Donatella e Rossella, molto unite anche se molto diverse. Rossella sta per sposare un uomo sconosciuto solo per sfuggire alle grinfie del padre violento e portare via la sorella, anche se questo vuol dire rinunciare al suo sogno di una vita di partecipare al magnifico gioco di Caraval. Inaspettatamente, però, arrivano due inviti, per lei e per Tella [le due sorelle sono soprannominate Tella e Sella, scelta dei nomi discutibile. In inglese Rossella è Scarlett, molto meno confusionario, ma immagino abbiano voluto creare in italiano un’assonanza].

Grazie all’aiuto di Julian, uno spasimante di Tella, riescono a fuggire e a raggiungere questo fantomatico Caraval, che sembra una splendida favola intrisa della magia del suo creatore, il misterioso Legend. Una volta arrivata, però, Rossella scopre che il gioco è anche crudele e vincere non è così facile se ogni tuo passo potrebbe essere l’ultimo. Se ogni persona attorno a te potrebbe essere reale o una finzione. Caraval è un palco teatrale. Tutto può essere. Come se ne esce senza perdere la testa?

trilogia

Caraval mi aveva colpita molto. Non è la solita trama, come potrete notare. Ho letto che è stato accostato da alcuni al Circo della notte [di cui vi ho parlato qui] ma personalmente ho apprezzato di più questa trilogia, forse perché del Circo avevo sentito parlare così bene da avere alte aspettative, mentre Caraval l’ho scoperto per caso, o forse perché essendo una trilogia si dipana più a lungo e può quindi dedicarsi maggiormente alla spiegazione dei fatti, all’intreccio delle trame e alla caratterizzazione dei personaggi.

Il primo libro è incentrato sul vincere il gioco e ritrovare Tella, anche se l’amore naturalmente fa capolino e non mancano i colpi di scena (ma questo in generale in tutta la trilogia). Il secondo libro, invece, si chiama Legend perché ci sono delle rivelazioni pazzesche su questo enigmatico personaggio di cui nessuno sembra conoscere il vero volto. C’è anche da dire che il primo libro è narrato dal punto di vista di Rossella mentre nel secondo seguiamo Donatella. Il terzo, invece, come io stessa mi aspettavo, ruota attorno ad entrambe, portando a compimento i loro archi narrativi in maniera secondo me adeguata. C’è stata un’unica nota stonata in questo Finale, a mio avviso, che non vi dirò nel dettaglio, ma semplicemente c’è un momento in cui qualcosa sembra accadere troppo in fretta rispetto a com’era stato quel personaggio fino ad allora.

In ogni caso il libro resta godibilissimo e un’ottima conclusione della trilogia. Fra i tre, forse, sceglierei il primo, perché ho avuto un impatto molto più forte scoprendo la storia di Caraval per la prima volta e di come la magia permeasse tutto e non facesse capire chi dicesse la verità e chi invece mentisse, ma ribadisco che secondo me potete avventurarvi tranquillamente nella lettura della trilogia al completo e non resterete delusi, se non forse da qualche dettaglio qua e là che però è trascurabile nel complesso.