Il nostro corpo ci parla – Rubrica S.o.P. #2

Salve a tutti! Benvenuti al secondo articolo della rubrica di crescita personale #seaofpotential, dedicata alla riscoperta del nostro potenziale interiore. Questa volta il libro preso in analisi è Il nostro corpo ci parla di Nick Potter, gentilmente inviatomi dalla casa editrice, che ringrazio.

autore

Nick Potter è un osteopata diplomato nel 1993 presso la British School of Osteopathy. E’ il co-fondatore del The London Spine Clinic e attualmente lavora al Princess Grace Hospital Orthopaedic Centre. E’ specializzato in traumi del tratto cervicale e per questo conosciuto come “Nick-the-Neck” (letteralmente Nick il collo). Ha lavorato con atleti e professionisti di vari settori, come ad esempio la Formula 1.

Il nostro corpo ci parla

Il libro in questione tratta diversi argomenti legati al dolore e al nostro modo di percepirlo. Si parte infatti dalla spiegazione di Cos’è il dolore (primo capitolo), per soffermarsi su quali apparati del nostro corpo vengano coinvolti nella percezione del dolore. Si passa poi all’analisi dello stress e di come questo peggiori le cose, perché siamo sempre “sull’attenti”. E’ un’abitudine che deriva dai nostri antenati, che dovevano difendersi dai predatori. Con la differenza che noi restiamo seduti a fare il nostro lavoro, senza quindi attivarci dopo aver percepito il “pericolo”. Questo ci sensibilizza e scombussola il nostro organismo. Gli stimoli sono tanti, troppi.

L’autore si sofferma per un intero capitolo sul mal di schiena e poi anche su altri problemi specifici, spiegando come spesso non sia la schiena il problema in sé, ma la nostra stessa percezione del problema, scusate la ripetizione. Quello che intendo dire è che è la nostra convinzione a fare la maggior parte del lavoro. Sicuramente avrete sentito di persone che soffrono molto per un leggero malessere e altre che non soffrono affatto in situazioni davvero gravi. Certo, c’è la soglia del dolore. Ma è anche l’attitudine a cambiare le carte in tavola. Quando siamo depressi non vediamo forse tutto nero? Eppure ci sono le stesse possibilità del giorno prima.

Chiaramente io non posso spiegarvi bene queste meccaniche, non avendo mai studiato medicina. Per questo vi lascio qui l’indice del libro e vi rimando alla sua lettura. E’ davvero molto interessante, assolutamente adatto anche a chi come me non ne sa molto. Spiega i concetti, anche quelli più tecnici, in maniera semplice, in qualche caso perfino con degli schemi illustrati.

considerazioni

Ho apprezzato molto il suo insistere sul fatto che un paziente debba essere valutato in maniera olistica, ovvero non solo per quella singola malattia, ma ricercando il perché all’origine. Spesso le malattie fisiche nascondono traumi psicologici. Magari dietro un dolore c’è un ricordo, o un’indecisione, un sentimento che non riusciamo a rivelare. Ad esempio, si dice spesso che la pancia è il secondo cervello (e c’è un senso dietro questa affermazione, leggendo lo scoprirete). Ebbene, io che ho sempre sofferto d’ansia e conseguenti mal di pancia ve lo posso assicurare.

Mente e corpo sono assolutamente legati, e dobbiamo capire come prenderci cura di entrambi. A tal proposito, Potter (che cognome fantastico, ndr) ci insegna come respirare nella maniera corretta, considerandolo un passo fondamentale verso la consapevolezza e la guarigione. Niente magia, naturalmente, solo scienza applicata alla vita vera.

Ora tocca a voi, come sempre. Fatemi sapere cosa ne pensate, se leggete mai libri di questo tipo e se vi è piaciuto l’articolo condividetelo!