Intelligenza senza limiti – Rubrica S.o.P. #5

Salve a tutti! Oggi, come ogni ultima settimana del mese, si torna alla rubrica sulla crescita personale #seaofpotential. Il titolo preso in analisi stavolta è Intelligenza senza limiti. 6 chiavi per sfruttare al massimo il potenziale del cervello di Jo Boaler, uscito di recente per Harper Collins, che ringrazio per l’ebook.

Tematiche

Intelligenza senza limiti è un libro molto interessante. La base attorno alla quale si sviluppa è che il nostro cervello non è qualcosa di fisso, immutabile, ma anzi ogni giorno è come nuovo. Questo concetto è chiamato neuroplasticità. Ciò vuol dire che ogni giorno abbiamo la possibilità di imparare qualcosa di nuovo. Quando da bambini ci viene detto che “non siamo portati per la matematica”, non è assolutamente una realtà oggettiva, quanto più un condizionamento. Ovvero, ci convinceremo che è così e lasceremo perdere qualcosa che invece potrebbe esserci molto utile, se studiato in modo meno classico.

Il libro infatti parla molto dello studio della matematica, di quanto cambiare approccio sia in realtà l’unica cosa che serve per riuscire meglio in questa e in altre materie. I sei punti che l’autrice, docente di matematica, affronta sono però generali. Ad esempio il punto due, per me molto importante, è “Apprezzare gli errori e gli sforzi”. Anche io sono cresciuta con l’idea che sbagliare fosse la cosa peggiore che potesse capitarmi. Quindi sono sempre stata piena d’ansia e perfezionista, ovvero o le cose sono perfette o meglio lasciar perdere. Naturalmente è molto controproducente, perché errare in realtà insegna moltissimo. Addirittura, l’autrice ci spiega che quando si sbaglia si impara di più che facendo bene, perché il nostro cervello si attiva in maniera diversa.

Quando cambiamo le nostre convinzioni, anche il nostro corpo e cervello cambiano. Se facciamo delle ricerche, scopriremo facilmente come ci sono persone che hanno superato quelli che per noi sono dei limiti assoluti. Sono dei geni? Nah, non ha nulla a che vedere con la genetica, ma molto con la forma mentis. Sarebbe importantissimo avere quindi una mente aperta, anche nell’imparare, nello sfidare i propri limiti, nell’abbracciare l’incertezza. Non bisogna sapere o saper fare tutto. Non ti stanno tutti guardando per giudicarti, e se anche volessero, il problema sarebbe loro, che restano rinchiusi negli stessi schemi mentali, non tuo, persona che vuole crescere.

Considerazioni

Questo libro mi ha lasciato sicuramente qualcosa. Sono molto contenta di essere entrata in contatto con un testo così. Ero proprio il target perfetto, io che sono sempre andata bene in italiano ed inglese (nonostante il diploma in informatica) e mi sono laureata in lingue, mettendo da parte totalmente la matematica. E poi anche per la questione degli errori, come vi dicevo poco fa. Il lavoro che vorrei fare su di me è proprio quello di liberarmi da certi schemi che ho appreso da bambina ed essere più libera di sperimentare, di sbagliare, senza sentirmi per questo inadatta su tutta la linea.

Voi cosa ne pensate? Ci sono degli schemi mentali che avete riconosciuto in voi stessi e che state cercando di cambiare? Come considerate gli errori?

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