Ho scoperto che mi piacciono i retelling.
Ho scoperto che mi piacciono i retelling in cui le donne diventano protagoniste.
Ho scoperto che mi piacciono i retelling in cui le donne diventano protagoniste e si fanno domande e anche se devono accettare un mondo che non le accetta, loro non sono attrici passive della propria vita.
Ecco perché mi è piaciuto questo libro, che racconta la storia di Arianna (sì, quella del filo e del minotauro) dal punto di vista suo e di sua sorella Fedra. Le attese, le delusioni, le scoperte, la confusione, la presa di coscienza e di posizione. La vita, prima nascosta e offuscata dagli uomini.
Come ho sentito dire in un bellissimo incontro con un autore di cui vi parlerò: raccontiamo(ci) anche altre storie. Che non vuol dire cancellare quelle di prima, non vuol dire fare negazionismo.
Vuol dire immaginare un altro mondo possibile. E immaginarlo è già un po’ crederlo. Il passo successivo è realizzarlo.