Breve storia dello spazio

Salve a tutti! Con oggi si conclude la settimana dedicata alla giornata della Terra. Tra l’altro, due giorni fa è stata anche la giornata del libro, quindi possiamo unire le due cose con la lettura di oggi. Sto parlando di Breve storia dello spazio scritto da Giovanni Caprara e pubblicato da Salani Editore, che ringrazio per avermi inviato l’ebook per la recensione.

trama

Breve storia dello spazio è, come intuibile, un saggio sulla storia del rapporto fra l’uomo e ciò che c’è oltre la Terra. Parte fin dagli albori di questo interesse, dal primo cannocchiale, le prime teorie non geocentriche, le prime scoperte dei pianeti e delle loro peculiarità. Una lunga parte è dedicata ai razzi, chi e come ha avuto l’idea di crearli. Dai razzi si passa alle sonde e a tutti i tentativi fatti per arrivare in primis sulla Luna, poi su Marte e su tutti gli altri pianeti. Emozionante il capitolo in cui ciò accade.

In tutto questo, l’autore non dimentica mai il contesto storico. Egli parla infatti del clima di sfida fra Stati Uniti e Russia, della guerra fredda, di come i conflitti hanno influito sui budget che le nazioni potevano permettersi di spendere nella ricerca di nuove tecnologie e nei vari progetti per l’esplorazione.

Piccola curiosità: in occidente utilizziamo la parola astronauti, mentre in Russia sono chiamati cosmonauti e in Cina taikonauti (tai kong in cinese significa spazio).

C’è da dire che Breve storia dello spazio non è proprio breve. Sono infatti quasi 450 pagine. Per maggiore chiarezza sui temi trattati quindi credo sia utile lasciarvi qui l’indice.

Considerazioni

Il volume è ben scritto e interessante. Ammetto però che non tutto mi ha colpito alla stessa maniera. La parte sui razzi, ovvero i primi 4 capitoli circa, non mi ha molto attirata. Capisco però l’esigenza di parlare così tanto di questa prima fase dell’incontro dell’uomo con lo spazio. Il resto del libro è stato un alti e bassi di pagine che mi hanno completamente catturata e pagine con spiegazioni più tecniche che non erano totalmente nelle mie corde. Resta però un libro che sono contenta di aver letto e di possedere, perché è un ambito che mi ha sempre affascinata e non ne conoscevo così bene la storia.

Forse, per come sono fatta io, qualche immagine a colori avrebbe migliorato l’esperienza. Ci sono però delle foto in bianco e nero, di tanto in tanto, delle persone di cui si sta parlando.

In conclusione, il libro è assolutamente consigliato per quelli di voi che amano lo spazio e vogliono scoprire di più su come l’uomo vi sia approdato. Fatemi sapere nei commenti se questo tema vi intriga e se vi è piaciuto l’articolo condividete!