Giovanna la Pazza – Edgarda Ferri

La storia di Giovanna di Aragona e Castiglia, detta Giovanna la pazza, probabilmente la conoscerete in linea generale: figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, visse rinchiusa per la maggior parte della sua vita, etichettata come incapace di intendere e di volere. Ho scelto di leggere questo libro per approfondire la questione, essendo attratta da sempre dalla figura di sua madre Isabella, regina forte e decisa.

E proprio il confronto con questa madre fu un primo problema per Giovanna, che tentava di essere alla sua altezza, ma soprattutto desiderava essere amata. Tenuta all’oscuro di tutto ciò che riguardava la politica dal marito Filippo detto il bello, che voleva regnare sulla Spagna in favore dell’imperatore Massimiliano suo padre e non dei suoceri Re cattolici, fu stremata dalle numerose gravidanze avute l’una dopo l’altra in pochi anni.

Alla morte del marito la mise da parte anche il padre Ferdinando, che credeva alla versione di Filippo sulla sua follia. Poi ignorata anche dai figli. Insomma, in questo libro viene fuori la figura di una donna sì stremata, forse anche tendente a crisi di nervi (non sarò certo io a negare che esistano malattie di questo tipo, tengo molto al fatto che le malattie che coinvolgo la sfera emotiva e mentale vengano riconosciute come tali e accettate), ma che probabilmente avrebbe potuto regnare in maniera lucida, se fosse stata accompagnata in tale lavoro, piuttosto che segregata, sfruttata, umiliata e torturata.