Mandami tanta vita – Paolo di Paolo

Ciao a tutti! Oggi ho fatto un po’ tardi, ma voglio parlarvi di un autore che ho conosciuto in realtà come presentatore di alcuni incontri con i giovani scrittori del Festival della letteratura della mia città. In quell’occasione, Paolo Di Paolo mi è piaciuto molto per la sua intelligenza e competenza. Per questo avevo il desiderio di leggere qualcosa scritto da lui. Così, quando al supermercato ho visto Mandami tanta vita, legato alla promozione che permette di portarsi a casa due libri della Universale Economica Feltrinelli a 9.90€, ho deciso subito di approfittarne.

trama

La storia parla di Piero, giovane studente con una sua casa editrice e idee politiche ben precise (e pericolose, siamo nel 1926) e Moraldo, che invidia Piero e un po’ lo disprezza per la sua spavalderia. Ma c’è anche un altro motivo: le lettere che gli ha scritto e che mai hanno ricevuto risposta. Moraldo guarda la vita di Piero dal di fuori e la vede così piena. Il paragone è inclemente: la sua vita al confronto sembra così vuota. Mandami tanta vita è un’esortazione. Ad esserci, a farsi presenza. Perché Piero, nella vita di Moraldo, è un’assenza. E’ la giovinezza, che li lega, che li porta a muoversi in direzioni sconosciute, verso Parigi, ognuno col suo carico di vita.

opinione personale

La storia mi è piaciuta, così come la scrittura, il modo dell’autore di raccontarla. Tra l’altro alla fine del libro lui stesso parla di quanto si è documentato per scriverla, con giornali e altro materiale dell’epoca, ed è ovviamente un punto a favore della credibilità della storia, che mescola realtà e finzione senza mai appesantirsi. Insomma, un romanzo piacevole nonostante a volte ci si scontri con un tema non facile.

Potete trovare sul mio blog altre recensioni di narrativa contemporanea. Ditemi, voi conoscevate questo autore? Fatemi sapere nei commenti!