Viola e il blu – Rubrica S.o.C. #1

Salve a tutti! Oggi parliamo di un libro prevalentemente per ragazzi davvero molto utile e interessante. Viola e il blu di Matteo Bussola mi è stato gentilmente inviato in ebook dalla casa editrice Salani, che ringrazio. Questo libro mi ha dato l’assist giusto per iniziare una nuova rubrica con l’hashtag #seaofcolours per racchiudere i temi della diversità e del razzismo, sotto vari punti di vista. Nello specifico, qui, parleremo di stereotipi.

trama

Viola è una bambina molto curiosa e intelligente. Fa spesso domande a suo padre, un pittore, che ammira la voglia della figlia di conoscere il mondo. Un giorno, Viola decide di chiedere al padre come mai per molti bambini, ma anche adulti, dovrebbe piacerle il rosa e non il blu. Questo porta ad una serie di botta e riposta fra figlia e padre sul ruolo della donna e dell’uomo che la società ha voluto cucirci addosso.

Come dice il sottotitolo, in questo libro si parla della libertà di essere ciò che si vuole, di non dover rispettare uno stereotipo, di vivere secondo le proprie regole e i propri bisogni. Spesso pensiamo che si tratti di egoismo, ma in realtà prendersi cura di se stessi è semplicemente sano intuito e non vuol dire in alcun modo smettere di considerare gli altri o prevaricare su di loro. Anzi, chi è in pace con se stesso sarà più facilmente in pace anche con gli altri.

opinione personale

Il libro mi è piaciuto. Mi ha ricordato Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar Ben Jelloun, che ha la stessa impostazione di domanda-risposta. In Viola e il blu però abbiamo anche il contesto narrativo, il padre che disegna, lui e la figlia che vanno a mangiare un gelato, l’incontro della ragazzina con un amico. Il tutto è poi contornato dalle dolci illustrazioni dell’autore stesso.

Per concludere, vorrei poter dire con certezza che le questioni affrontate in questo libro siano tutte scontate per gli adulti e che quindi non vi sia necessità, per loro, di leggerlo, ma mentirei. In tutta onestà, il nostro mondo non è ancora così mentalmente libero e d’altronde se c’è ancora bisogno di libri come questo qualcosa vorrà dire. Quindi leggetelo voi e leggetelo ai vostri figli, parlatene, tenete aperto il dialogo su queste tematiche e non solo. Conoscere è l’unico modo per crescere e per avere un impatto positivo sugli altri e sulla Terra.

Troverete sempre gli articoli di questa rubrica sotto il tag #seaofcolours o su Instagram con lo stesso hashtag. Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete commentate con gli stereotipi per voi più comuni!