Casa di foglie – M.Z. Danielewski

Salve a tutti! Oggi voglio parlarvi di un libro molto particolare, che fa parte della letteratura ergodica, ovvero non si legge solo da sinistra verso destra, ma anche a volte dal basso verso l’altro, a volte in diagonale, altre volte in modi che non saprei nemmeno come spiegarvi. Casa di foglie è stato il romanzo d’esordio di Mark Z. Danielewski, pubblicato nel 2000, diventato introvabile, ripubblicato da 66thand2nd e poi di nuovo introvabile. Io ho deciso quindi alla fine di leggerlo in ebook, inizialmente pensando che la tecnica mista mi avrebbe un po’ bloccata, invece è filato tutto piuttosto liscio.

casa di foglie cop

trama

Casa di foglie ha tre anime: quella di Johnny Truant, il ragazzo che ritrova il manoscritto e lo edita, aggiungendo nelle note la sua storia personale; quella di Zampanò, che ha scritto il saggio e quella di Will Navidson, autore del documentario The Navidson Record che Zampanò sembra analizzare.

È una storia complicata da seguire, ma semplice nella sua essenza. Navidison e la sua compagna Karen decidono di trasferirsi in Virginia con i loro due figli Chad e Daisy per cercare di riparare il loro matrimonio. Navidson, sempre in giro per lavoro, ha trascurato la sua famiglia e Karen dal canto suo ha avuto una relazione extra coniugale per sopperire a questa mancanza.

la casa e i suoi abitanti

Quando arrivano nella nuova casa però le cose non migliorano, anzi. Ben presto ci si accorge che la casa cambia senza alcun senso logico e il dentro prende più spazio del fuori. Un corridoio appare dove prima non c’era nulla, un corridoio che ogni volta sembra allungarsi, portando all’interno di un impossibile e oscuro labirinto. Navidson, che in quanto fotografo ha visitato un gran numero di luoghi pericolosi, non riuscirà a resistere alla tentazione di scoprire cosa si cela aldilà, ma questa sua curiosità avrà spiacevoli conseguenze per lui e per coloro che lo circondano.

La storia inizialmente mi ha presa molto. Vengono presentati diversi personaggi secondari, come Tom, il fratello gemello di Navidison, che cerca di tenere uniti lui e la moglie e adora i suoi nipoti. Poi ci sono le parti in cui viene spiegata la psicologia di Karen, molto interessanti. Anche scoprire come i bambini reagiscono a ciò che accade all’interno di questa casa impossibile mi è molto piaciuto. L’ambientazione è per forza di cose quasi sempre cupa e forse per questo è stato definito, tra le altre cose, un horror, eppure non sono certa di concordare con questa definizione.

Considerazioni sulla storia

Mi spiego: è vero che in alcuni momenti ho provato una leggera ansia nel leggere le parti in cui il giovane Truant si sente braccato da qualcosa durante le sue crisi di panico o di schizofrenia, ma durava molto poco ed io sono un soggetto un po’ ansioso di mio. Per ciò che riguarda la casa, o meglio il suo oscuro interno, la mia era più curiosità, come quella di Navidson. Non ci sarei mai entrata, per questioni di claustrofobia, ma è un’altra storia.

Inoltre credo che il libro potrebbe essere senza troppe rinunce un po’ più corto delle sue circa 700 pagine e senza perdere la sua essenza. Non ho avuto problemi a leggerlo, sia chiaro, mi sono solo un po’ annoiata quando la storia si dilungava su dettagli di cui non ho compreso l’importanza, come le donne che Johnny si portava a letto. Anche perché alla fine non si arriva a nessuna spiegazione sui fenomeni della casa che erano il centro di tutto. Ci sono delle ipotesi sul fatto che la casa risponda alla psicologia di chi vi entra, ma il tutto alla fine è inconcludente. Insomma, bel tentativo, ma avrei preferito qualcosa di un po’ diverso.

casa di foglie

letteratura ergodica

Vi consiglio comunque di leggerlo se vi interessa la letteratura ergodica, perché da quel punto di vista è sicuramente un gioiellino, font diversi, colori diversi, testo sbarrato, testo mancante, note delle note. In alcuni (pochi) casi bisogna servirsi di uno specchio! Non mi era mai capitato di leggere qualcosa del genere, l’unica esperienza simile è stata per me S. La nave di Teseo, di cui vi ho parlato. In quel caso però l’esperienza è limitata. Qui l’autore le ha provate un po’ tutte, anche se non sempre ho capito perché, nel raccontare la storia, Zampanò avrebbe dovuto utilizzare certe tecniche.

P.s. le stesse tecniche si ritrovano in parte nel volume appena uscito dell’autore, Lettere da Whalestoe, che vi recensirò successivamente. Si tratta delle lettere inviate a Johnny dalla madre.

Se avete letto Casa di foglie fatemi sapere la vostra opinione, sono estremamente curiosa. E se avete suggerimenti sulla letteratura ergodica commentate, vorrei cimentarmi ancora in imprese del genere!

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📓 Titolo: Casa di foglie
📘 Autore: Mark Z. Danielewski
📕 Editore: 66thand2nd
📒 Genere: Letteratura ergodica, Horror
📗 Pagine: 760
📔 Data di uscita: 7/11/2019
📖 Prezzo: 29.00€

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