Gli schifosi – Santiago Lorenzo

Salve a tutti! Oggi parliamo di un testo che mi è piaciuto molto, nonostante mi aspettassi qualcosa di diverso. Ma andiamo con ordine, il libro in questione è Gli schifosi di Santiago Lorenzo, edito da Blackie edizioni. La prima edizione è del 2020, con la traduzione di Bruno Arpaia.

L’autore vive in un paese in provincia di Segovia. Ha studiato sceneggiatura e regia scenica e fondato una casa di produzione e un laboratorio dedito al design di scenografie e allestimenti. Gli schifosi è il suo quarto romanzo, il primo pubblicato in Italia.

GLI SCHIFOSI - SANTIAGO LORENZO

Manuel sta uscendo di casa quando viene aggredito da un poliziotto. Per le strade imperversa una sommossa, sono giorni concitati. Per autodifesa, Manuel lo colpisce col suo cacciavite / talismano. Quando il poliziotto si accascia a terra, Manuel capisce di dover scappare. Sa per certo che in quel clima tumultuoso la sua versione non verrebbe mai ascoltata, finirebbe di sicuro in galera o peggio.

Si rivolge quindi immediatamente allo zio, unica persona con cui Manuel abbia un rapporto. Lui gli dà rifugio e lo nasconde e insieme i due pianificano la fuga dell’uomo verso un paesino sperduto, dove isolarsi dal mondo, per non essere trovato. Qui Manuel dovrà adattarsi ad una vita rustica, fingendo di non esistere, facendo ricorso a tutte le proprie capacità fisiche e mentali.

GLI SCHIFOSI - SANTIAGO LORENZO

Gli schifosi è un romanzo molto descrittivo. Per metà libro il fulcro della narrazione è ciò che Manuel fa per adattare la sua vita di prima a quella nuova, ma anche per adattare la casa abbandonata in cui si rifugia e farla diventare un luogo quantomeno ospitale per lui. Ci vengono descritte nel dettaglio tutte le sue azioni, le sue idee, le sue mosse. Il punto di vista è quello dello zio, che intrattiene con Manuel una chiamata al giorno, per sapere come sta, di cosa ha bisogno, e per non lasciarlo solo nella disperazione.

Eppure Manuel si dispera ben poco, anzi. Trova in questo nuovo stile di vita semplice il suo vero io. Gli scivolano via man mano tutte le ansie di dover fare amicizia, dover avere una relazione, dover parlare con altre persone, dover lavorare. Tutti doveri che, Manuel si rende conto, disprezzava. Il libro quindi vira verso una situazione a metà fra la rivelazione e la follia, in cui Manuel diventa un asceta che si isola dal mondo intero e non ne ha più bisogno, anzi lo ripudia come immorale, inutile, troppo pieno, troppo rumoroso.

È un romanzo di critica, un romanzo serio e ironico al tempo stesso, politico e attuale. La scrittura dell’autore mi ha catturata, specialmente dalla metà in poi, quando c’è un avvenimento che cambia un po’ le carte in tavola. Mi sono ritrovata a dirmi “questo libro è molto descrittivo eppure mi sta piacendo un sacco”. L’unico appunto è per il retro di copertina, che lo definisce “un thriller atipico, un Robinson Crusoe ambientato nel cuore della provincia desolata”. In effetti ha molto a che vedere con Crusoe, ma non ho ben capito perché thriller. Forse psicologico, per la deriva che sembra prendere la mente di Manuel? Però non so se sia l’etichetta giusta, per quanto io non sia una mangiatrice di thriller.


Voi cosa ne pensate? Cosa fareste in una situazione del genere? Riuscireste ad isolarvi dal mondo?

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📓 Titolo: Gli schifosi
📘 Autore: Santiago Lorenzo
📕 Editore: Blackie
📒 Genere: Thriller
📗 Pagine: 232
📔 Data di uscita: 23/01/2020
📖 Prezzo: 18,60€

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