Mercedes – Daniel Cuello

Salve a tutti! Il graphic novel di cui parliamo oggi è Mercedes, molto chiacchierato all’uscita. Stavolta però non sarà una recensione estremamente positiva. Ho infatti avuto dei sentimenti contrastanti durante la lettura di quest’opera di Daniel Cuello.

 

Mercedes è una donna famosa, conosciuta da tutti, e ora è in fuga. Pare che nel suo lavoro abbia fatto troppi sgarri, troppe brutte azioni, e questo le si sta rivoltando contro. Ha con lei i suoi fedelissimi, pochi ma buoni ai suoi comandi, e tante valigie. Il viaggio durerà tutto il volume, una specie di ricerca della libertà, durante la quale però dovrà rinunciare pressoché a tutto.

 

 

So benissimo che questo graphic novel potrebbe essere inteso come critica alla società, dato che si nomina ad esempio l’inquinamento delle falde acquifere, la scomparsa di vegetazione e altri temi di questo tipo. Eppure, letto dal punto di vista di una persona sensibile che già nel suo piccolo fa quel che può e sente che non è mai abbastanza, Mercedes non regala nessuno spunto di riflessione. Anche perché non viene spiegato bene il come, si sa solo che Mercedes ha creato dei disastri ambientali andando avanti nel suo lavoro senza scrupoli.

 

Non mi piace particolarmente leggere di personaggi così negativi tutto il tempo, non voglio che la lettura diventi uno stimolo ad odiare, voglio che sia un momento di svago o di riflessione, ma non così. Di certo è un personaggio coerente e ben ritratto da Cuello, e anche i personaggi secondari hanno una certa loro personalità. Mi sono un po’ documentata e ho letto che la sua intenzione era proprio quella di creare un personaggio in cui non ci si potesse identificare, ma che ci desse “fastidio”, in modo, credo, da smuovere gli animi. Forse per qualcuno sarà così, ma non per me. E’ tutto molto coerente, anche il finale, e ho apprezzato il discorso di Mercedes su come non riuscisse a frenare il suo “impulso” a spingersi oltre i limiti, a vedere fin dove gli altri l’avrebbero lasciata fare. Ciò nonostante, non è una lettura che fa per me.

 

Nota: nel frattempo ho letto anche Residenza Arcadia di Cuello e ho avuto le stesse sensazioni. Non riesco ad empatizzare con i suoi personaggi, provo quasi solo fastidio durante la lettura a causa dei loro comportamenti.

 

Vi è mai capitato di sentir parlare benissimo di qualcosa e di trovare che l’hype fosse immotivato? Come ve lo spiegate? Si tratta solo di gusti personali o a volte un prodotto viene spinto tanto per ragioni economiche?