Nevernight (Trilogia) – Jay Kristoff

Salve a tutti! Finalmente sono riuscita, dopo mesi dall’uscita, a terminare la trilogia di Nevernight, popolarissima sul web. Il primo libro non mi prendeva e ho faticato molto, ma alla fine le mie opinioni non sono negative.

Mia Corvere è solo una ragazza, ma è anche un’assassina. Cova rabbia nei confronti degli uomini che hanno ucciso suo padre, che hanno rovinato la sua familia, portando via sua madre e suo fratello. Per proseguire nel suo viaggio il suo mentore Mercurio la invia alla Chiesa Rossa, dove Mia dovrà essere addestrata come Lama. Ma il suo destino è molto più tortuoso e nulla sarà come sembra.

 

Parto con un avviso necessario, questa trilogia non è un semplice fantasy, sono presenti fin da subito scene di sesso e di morte e ci saranno sempre, anche molto dettagliate. Se siete in dubbio sullo stile dello scrittore, che appunto non vuole lasciare molto all’immaginazione, andate a ripescare l’anteprima di Oscar Vault su Instagram (probabilmente anche su Facebook, ma non ne sono sicura). Anche perché il libro è pieno zeppo di note a fine pagina, che vi dico sinceramente ho saltato quasi sempre, perché mi appesantivano una lettura che già come vi dicevo all’inizio faticavo ad affrontare.

 

Ho avuto le stesse difficoltà con i primi due libri: per almeno metà volume andavo avanti cercando di arrivare ad un punto in cui la storia mi avrebbe presa, e devo dire che comunque puntualmente ciò accadeva. Non ho avuto invece difficoltà col terzo, che parte già più spedito ed è stato il mio preferito, sebbene ci sia una coppia che desideravo vedere insieme e che resterà per me un duro colpo. A parte questo, ci sono alcuni twist che ho apprezzato particolarmente, altri meno, la storia di base della religione l’ho apprezzata soprattutto nel finale, anche se per ovvi motivi non posso dirvi nulla per non fare spoiler colossali.

Nonostante il libro volesse presentarsi crudo e spietato, all’interno c’è anche amore, amicizia, umanità. L’autore sembra a tratti voler per forza essere contrario ai cliché, almeno a parole, ma poi nei fatti si conforma ad alcune scelte narrative che se siete lettori assidui probabilmente noterete. E’ chiaro, è pur sempre un libro, ma forse a tratti mi sarei aspettata qualcosa di diverso. Nonostante tutto, comunque, come accennavo all’inizio, il mio giudizio su questa saga è mediamente positivo. Se fosse solo per l’ultimo libro alzerei il mio “voto”, ma devo tenere conto delle difficoltà nell’affrontare parte dei primi due volumi.

 

Piccola nota poco utile: le copertine sono stupende e le pagine hanno i bordi colorati, il primo volume di rosso, il secondo di blu e il terzo di giallo. E sì, gli animali in copertina hanno un significato, naturalmente. Oscar Vault ci sa fare con questi dettagli che a noi amanti dei libri cartacei piacciono tanto.

 

Fatemi sapere la vostra su questa trilogia e sull’autore in generale, da anni vorrei leggere Illuminae files, un’altra lettura ancora più particolare anche a livello grafico, da ciò che so. Buona domenica!