Paper girls

Paper girls non è quello che ci si aspetterebbe vedendo i graphic novel da fuori. È un gran casino di viaggi nel tempo, lotte fra passato e futuro, e in tutto questo marasma, quattro ragazzine di dodici anni, che all’improvviso si ritrovano coinvolte loro malgrado.

Chi sono i buoni? Chi i cattivi? La vita, si sa, non è bianco e nero. Il fumetto sembra portare verso una direzione, eppure per tutto il tempo mi sono chiesta “da che parte starei io?”. E non ho una risposta.

Da che parte stareste voi, lasciare la linea temporale così com’è, o tornare indietro e cambiare gli errori commessi all’umanità?

Per tanto tempo avrei voluto un modo per modificare i momenti peggiori della mia vita, finché non ho capito che non sarei stata chi sono ora – e mi piace abbastanza, chi sono ora, in continua evoluzione. E l’evoluzione viene dagli errori, sapete?

Ma se si trattasse dell’intera umanità… Evitare le guerre, per esempio? Cosa faremmo, se si potesse?

Ecco come riesco a psicologizzare anche un fumetto che sembra solo un gran casino di viaggi nel tempo.

P. s. C’è anche una serie su Prime, ma vi avviso, è molto meno viaggi nel tempo e molto più drammi (che nel fumetto non esistono). Alcune aggiunte sono carine, altre cose che avrei voluto vedere purtroppo mancano totalmente. Ed è stata cancellata dopo la prima stagione, quindi sappiate che non è conclusiva.

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