Piranesi – Susanna Clarke

Salve a tutti! Oggi parliamo di un libro che avevo addirittura acquistato appena uscito, ottenendo in regalo il quadernetto abbinato, sul quale ho scritto qualche appunto durante la lettura. Si tratta di Piranesi di Susanna Clarke, chiacchieratissimo sul web.

trama

Piranesi vive nella Casa da quando ha memoria. Percorre quotidianamente i suoi immensi saloni, spingendosi più lontano possibile, per prendere nota delle statue, delle particolarità, della possibilità di pescare, del flusso delle maree. Piranesi non ha dubbi che al di fuori della Casa non ci sia niente, tranne il cielo con il Sole, la Luna e le stelle. L’unica persona al mondo oltre lui è l’Altro, con cui si incontra due volte a settimana per parlare delle scoperte fatte. Certo, ci sono gli scheletri. Tredici, per la precisione, di cui Piranesi si prende cura, facendo in modo che non si sentano mai soli.

Un giorno però l’Altro gli confessa che nella Casa potrebbe arrivare un nuovo essere umano, un nemico. Piranesi non deve assolutamente parlargli, altrimenti potrebbe impazzire. L’Altro non gli dice come fa a conoscere questa persona, ma Piranesi si fida ciecamente di lui, è il suo grande amico, colui che gli ha fatto tanti regali utili, che è sempre lì puntuale il Martedì e il Venerdì per parlargli delle sue ricerche sul rituale perfetto per ottenere la Grande e Segreta Conoscenza che lo renderà superiore. Eppure, qualcosa non quadra…

PIRANESI

Considerazioni

Ho apprezzato enormemente questo libro. Mi è piaciuta la scrittura della Clarke, che trascina il lettore e lo incolla alle pagine in un’atmosfera di suspense in attesa del colpo di scena. Mi è piaciuto Piranesi, con la sua gentilezza, la sua forza, la sua inventiva, quando crea soluzioni ai suoi problemi logistici nella Casa per la mancanza di qualcosa o quando inventa i nomi degli anni a seconda di ciò che accade. Quando iniziamo a leggere, ad esempio, siamo nell’anno dell’Albatros nei Saloni Sud-Occidentali. Tra l’altro, in un punto mi è sembrato di leggere un riferimento a Narnia, con la statua di un fauno che Piranesi sogna in una distesa innevata con una bambina! Chissà se ci sono altre citazioni che non ho colto.

Nonostante all’inizio si percepisca un’atmosfera di pace e sicurezza, c’è sicuramente un crescendo di tensione che mi ha riportato alla mente l’esperienza con Casa di foglie, di cui vi ho parlato il mese scorso, sebbene lì si voglia mettere più angoscia, mentre con Piranesi come protagonista non ci si sente mai in ansia. A volte, è vero, Piranesi sembra un po’ troppo ingenuo, ma conoscendo poi tutta la storia si comprende meglio il suo stato mentale. La fine, poi, è stata secondo me la conclusione più giusta.

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Insomma, un bellissimo libro, sono contenta di averlo letto, anche se un po’ in ritardo. Voi cosa ne pensate? Conoscete Piranesi o la sua autrice? Fatemi sapere nei commenti qui sotto o sui social e se vi è piaciuto l’articolo condividetelo per darmi una mano a diffonderlo!