Qualcosa di: Shakespeare – Re Lear & La Tempesta

Salve a tutti. Oggi parliamo di un poeta fra i più conosciuti. Parliamo del “Bardo” che ha scritto opere incancellabili come Romeo e Giulietta, da cui sono state tratte numerose versioni di film, anime e quant’altro. Le opere di Shakespeare cui parleremo oggi però sono una tragedia, Re Lear, e un romantic drama, La tempesta, scritti intorno al 1605-6 e al 1610-11.

Re Lear parla di quest’uomo che decide di abdicare e lasciare tutto alle sue tre figlie, ma ad una condizione: otterrà di più chi meglio dichiarerà il proprio amore verso il padre. Le prime due figlie non si fanno scrupoli nel mentire per ingigantire questo amore, mentre la terza, Cordelia, si rifiuta, perché il vero amore non si dice, non c’è modo di esprimerlo senza sminuirlo. Il padre però non capisce questa verità e la esilia, indignato. Questo è l’inizio di tutti i loro guai, perché di fatto le altre due figlie non lo tratteranno proprio come se lo amassero, e anche fra loro stesse nascerà una rivalità amorosa. Insomma, non vi dico tutto nel caso non abbiate mai affrontato questa lettura, ma essendo una tragedia potete ben aspettarvi il peggio.

La Tempesta invece narra di Prospero, ex duca di Milano, mandato via dal suo stesso fratello traditore in combutta col re di Napoli. Dopo la fuga, Prospero approda con la figlia di appena tre anni su un’isola e ne prende possesso, togliendo il potere al precedente proprietario, il semi-animalesco Caliban. Gli anni passano e Prospero diventa un mago potente, tanto da imbrigliare al suo servizio non solo Caliban, ma anche Ariel, uno spirito dell’aria. Sorte vuole che un giorno si avvicini una nave con a bordo proprio coloro che lo hanno tradito, e Prospero con i suoi poteri crea una tempesta per farli naufragare sull’isola e attuare la sua vendetta. Ci riuscirà?

In entrambi i casi abbiamo un rapporto padre-figlia, ma con connotazioni estremamente diverse: Re Lear è un padre bambino, che abbandona e viene abbandonato e impazzisce quando gli manca quel “buono” rappresentato dalle figlie. Prospero invece è molto più presente per sua figlia Miranda, l’ha cresciuta, le ha insegnato tutto, è lei l’interlocutrice del racconto di Prospero sul loro passato, anche se ad un certo punto crede di “perderla”, non la mette mai da parte.

Personalmente ho preferito The tempest, non ho troppo apprezzato i discorsi senza senso di Re Lear, ma comunque essendo plays e non romanzi sono veloci da leggere e quindi vale la pena leggerli entrambi per farsi un’idea più approfondita delle opere di Shakespeare così come dell’epoca in generale. Non ho voluto parlare di Romeo e Giulietta perché l’ho letto un po’ di tempo fa e ho in mente le trasposizioni cinematografiche (vi consiglio RomeoxJuliet, un anime stupendo). Magari ci starebbe un confronto libro/trasposizioni, se vi va. Intanto fatemi sapere cosa avete letto di Shakespeare e cosa preferite! Buon weekend. ☺