The greatest secret – Rubrica S.o.P. #3

Salve a tutti! Quest’oggi, per la rubrica di crescita personale #seaofpotential (con lo stesso hashtag su Instagram), parliamo di The greatest secret di Rhonda Byrne edito Harper Collins Italia, che ringrazio di cuore per avermi inviato la copia del libro da recensire.

the secret

Questo libro arriva ben 14 anni dopo il precedente, The secret. In quel caso l’autrice spiegava come essere in sintonia con l’universo per attivare la legge di attrazione, ovvero come ricevere tutto ciò che si desidera. Uno degli elementi fondamentali era la gratitudine, essere precisi nei propri desideri, non dire mai “non” (evitare quindi la negatività) e visualizzare i propri obiettivi.

The greatest secret invece ci porta in un viaggio diverso. L’autrice esordisce dicendo di aver ricevuto tanto dalla pubblicazione di The secret, ma che allo stesso tempo sentiva che c’era ancora molto da scoprire. Dopo anni e anni di ricerca, ha trovato la risposta che le mancava e che ha voluto condividere in questo nuovo libro.

tematiche

Sostanzialmente stavolta l’attenzione viene posta sulla consapevolezza. La prima nozione del libro è infatti che noi non siamo né il nostro corpo, né la nostra mente, ma pura consapevolezza. Questa è sempre presente, anche quando non ce ne rendiamo conto perché assillati da tutti i nostri problemi. La nostra mente interpreta a modo suo tutto ciò che vede e noi crediamo automaticamente che sia la visione giusta, anche se ci fa soffrire. Eppure, considerando noi stessi come pura consapevolezza, riusciamo ad osservare i pensieri e le emozioni senza che queste ci condizionino.

Una delle nozioni che l’autrice ci trasmette, infatti, è quanto sia importante lasciar andare i pensieri negativi, senza reprimerli, semplicemente accettandoli e lasciandoli poi scivolare via. Questo perché, quando tratteniamo qualcosa, anche se lo nascondiamo, rimane. E più lo reprimiamo più prende potere. Vi sarà capitato di reprimere dei sentimenti negativi nei confronti di qualcuno e poi scoppiare all’improvviso. Ecco, è perché non avete risolto ciò che c’era in sospeso, l’avete solo messo sotto il tappeto. Ma lo sporco si accumula.

Ci sono diversi suggerimenti che l’autrice dà, in particolar modo di pratiche da lei utilizzate, come quella di pensare ad un’emozione negativa e abbracciarla fisicamente come se fosse una vecchia conoscenza. Accettazione è la parola chiave. Importante anche pensare al presente e cercare la felicità dentro di noi piuttosto che altrove, soprattutto evitando di legarla al concetto di possessione.

personale

The secret è stato un libro molto speciale per me. Ha significato tanto, perché è stato un po’ la mia iniziazione al mondo della crescita personale e ai libri di questo tipo. Quando uscì, 14 anni fa, me lo regalò mia sorella. Lo presi molto sul serio, cominciando a pensare alle molteplici possibilità.

Una cosa che mi porto dietro da allora ad esempio è la tavola della visualizzazione, ovvero mettere insieme le immagini di ciò che voglio ottenere. Ho cominciato così a pensare effettivamente e con precisione ai miei desideri, cercando di dire “voglio questo” piuttosto che focalizzarmi sul contrario, sulle cose che “non voglio”.

Non dico che la mia vita negli ultimi 14 anni sia stata splendida e all’insegna di tutte le cose positive di questo mondo, fidatevi, no. Però mi ha dato il giusto impulso, fosse anche solo la voglia di scoprirne di più, di migliorarmi sempre, fino a qui dove sono ora, a parlarne con voi e condividere tutte le mie scoperte. Così come Rhonda Byrne ha fatto con i suoi libri.

considerazioni

Detto questo, ci sono alcune cose che ora, dopo tutti questi anni, non apprezzo più. Ad esempio le innumerevoli citazioni, che costituiscono probabilmente più del testo scritto dall’autrice stessa e che ripetono gli stessi concetti. Secondo, il tono a volte eccessivamente entusiastico, come se si potesse raggiungere il Nirvana solo seguendo questi semplici passi.

Non voglio dire di aver disprezzato questo libro, tutt’altro. E’ stato un po’ un ritorno a casa, ma dopo essere cresciuta. Non dimenticherò il contributo dell’autrice nella mia vita e credo che anche questo secondo libro sia utile, forse un po’ di più per chi si affaccia ora a questo mondo, rispetto ad una persona che ha già letto tanti altri testi al riguardo.

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E voi, cosa ne pensate? Scrivetemi la vostra opinione in merito e se vi va condividete l’articolo per diffondere la crescita personale!

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