Torneremo a percorrere le strade del mondo

Salve a tutti! Oggi, per la rubrica #seaofcolours dedicata alle differenze fra le persone e al razzismo, voglio parlarvi di un libro che, considerando più sfaccettature, tratta di persone in movimento e quindi di immigrazione ed emigrazione. Torneremo a percorrere le strade del mondo, Breve saggio sull’umanità in movimento di Stefano Allievi è stato pubblicato dalla De Agostini, che ringrazio per l’ebook.

L’autore è sociologo, docente presso l’Università di Padova. Fa parte del Consiglio per l’islam italiano presso il ministero dell’Interno ed è esperto di fenomeni migratori e pluralismo religioso. Su questi temi ha pubblicato diversi libri, come Il burkini come metafora. Conflitti simbolici sull’islam in Europa (2017) e 5 cose che tutti dovremmo sapere sull’immigrazione (2018).

TORNEREMO A PERCORRERE LE STRADE DEL MONDO - STEFANO ALLIEVI

Torneremo a percorrere le strade del mondo

Il fine del viaggio non è di metter piede in un paese straniero; è di metter piede nel proprio paese come fosse straniero. (Chesterton)

Il libro parte considerando la situazione attuale, ovvero la pandemia, portando alla luce ciò che è cambiato in termini di spostamento di persone. Continua poi tornando molto più indietro nel tempo, sottolineando come gli spostamenti non siano una novità, ma qualcosa da sempre presente nella nostra storia. Anche se nei secoli la società si è sviluppata, aumentando l’urbanizzazione, vi sono sempre stati motivi per viaggiare. È un qualcosa che abbiamo dentro di noi, quasi, potremmo dire, nel nostro DNA.

L’autore si sofferma molto sulle ragioni che portano oggi a spostarsi, sia temporaneamente, sia con l’idea di un trasferimento in pianta stabile. In questo periodo di sconvolgimenti in Afghanistan, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti uno dei principali motivi che spinge le persone a cambiare paese. Ma naturalmente ci sono tante altre motivazioni, una che ci riguarda molto da vicino è la ricerca di lavoro. In Italia non abbiamo più ricambio generazionale, perché nascono pochi bambini e la vita si è allungata (il che non vuol dire vivere bene e in salute, come sottolinea l’autore). I nostri laureati vanno via per cercare di meglio, e sono gli immigrati che arrivano a darci una mano, occupando tutti quei posti di lavoro meno qualificati.

È per questo che, invece di chiuderci dietro i muri, dovremmo trovare un modo per aprirci. Il punto cruciale dell’immigrazione è regolarizzarla, non certo fingere di poterla bloccare. L’autore paragona l’immigrazione a un fiume: non si può fermare, semmai deviare secondo un percorso prestabilito. Non si può fingere di non sapere, non sentire. I nostri politici hanno spesso parlato di “invasione”, ma a conti fatti non è assolutamente così.

Torneremo a percorrere le strade del mondo spiega tutte queste dinamiche e approfondisce anche altri aspetti legati alla mobilità. Voglio concludere sottolineandone uno importante: gli altri non sono il nemico, gli altri siamo noi. L’incontro con l’alterità ci mostra più aspetti di noi, ci aiuta a costruire un “noi”. Se ci pensate, la parola “noi” non avrebbe senso senza un “altro” diverso, dove diverso non vuol dire peggiore, semplicemente che non siamo tutti uguali, e va bene così.


Credo si noti quando un argomento mi prende tanto. E’ stato un po’ il punto su cui ho basato la mia tesi di laurea, l’incontro con l’altro. Ho creato la rubrica Sea of colours proprio per esplorare vari aspetti di questa questione, quindi sono contenta di aver letto questo libro e ringrazio ancora la casa editrice, soprattutto le gentilissime Mariabeatrice e Victoria.

Voi cosa ne pensate? Leggete mai testi dedicati a queste tematiche? Fatemi sapere qui sotto nei commenti o sui social e se vi va condividete l’articolo!

📓 Titolo: Torneremo a percorrere le strade del mondo
📘 Autore: Stefano Allievi
📕 Editore: UTET
📒 Genere: Sociologia
📗 Pagine: 224
📔 Data di uscita: 15/06/2021
📖 Prezzo: 14.00€

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