Freezer – Veronica Carratello

Salve a tutti! Il graphic novel di oggi è un po’ particolare. Parliamo di Freezer, pubblicato da Bao Publishing nel 2016 e scritto da Veronica “Veci” Carratello, illustratrice di libri per bambini, autrice di fumetti e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Novara.

La storia

Mina è un’adolescente con una famiglia un po’ ingombrante. La madre la mette sempre in imbarazzo trattandola come una bambina, il fratellino la prende in giro, il padre si crede un attore, lo zio parla in maniera aulica e la nonna al contrario non parla più dalla morte del marito. Un giorno avviene un evento imprevisto che sconvolge le cose. I genitori di Mina potrebbero finire nei guai. Cosa escogiteranno per tirarsene fuori?

Questo graphic novel ha una svolta particolare ad un certo punto che è interessante, ma mi mette anche in difficoltà nel parlarne. Primo, perché è l’unico twist della storia, e non posso dirvelo per evitare spoiler. Secondo, per la valutazione vera e propria dell’opera. Vi direi che è una lettura leggera che vola in pochissimo tempo, però quell’avvenimento non lo rende proprio adatto ad un pubblico giovanissimo, secondo me. Diciamo che è un po’ creepy, un po’ inquietante. Tra l’altro, credo ci sia un film italiano dalla trama simile.

I personaggi

Il personaggio con cui ho più empatizzato è la figlia, essendomi ritrovata anche io nella situazione in cui, da ragazzina introversa, mi venivano consigliate amicizie varie sulla base delle simpatie di mia madre. E’ lei che capiamo di più, entriamo nella sua battaglia contro i parenti, i compagni di scuola e soprattutto l’ombra della crescita. Mina ha dodici anni ed è terrorizzata all’idea che le vengano le mestruazioni, non vuole affrontare questo passaggio verso l’età adulta.

L’unico altro personaggio interessante – se non si considera il gatto, furbo e strano in misura uguale – è lo zio, che cerca l’amore nonostante la sua timidezza. Lui sembra essere l’unico a capire Mina, o perlomeno a cercare di farlo standole accanto. Gli altri personaggi, nonostante siano parte attiva nella storia, appaiono di contorno, non ne approfondiamo la psicologia. In particolar modo i genitori sono un po’ irritanti, volutamente, credo, per metterci ancora di più nei panni di Mina. Diventano quasi una caricatura, quando escogitano il piano che pensano possa risolvere i loro problemi.

In conclusione, la storia di Freezer è carina, ma non mi ha colpita particolarmente. Vengono affrontate alcune tematiche legate all’adolescenza, il twist è interessante, ma forse poteva essere aggiunto qualcosa in più alla narrativa. Mi ha lasciato un po’ le stesse vibes di Murderabilia, di cui vi avevo parlato tempo fa.

Voi cosa ne pensate? Fate mai letture un po’ creepy? Fatemi sapere qui sotto o sui social e se vi va condividete!

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