Il regno di rame – S. A. Chakraborty

Salve a tutti! Oggi mi sono concessa un’intensa sessione di lettura e fatico ancora ad uscire dal mondo creato dalla Chakraborty ne Il regno di rame, secondo volume della trilogia fantasy Daevabad. Se non avete letto il primo libro e non volete spoiler vi consiglio di leggere quest’altro articolo, dove vi parlo de La città di ottone. Questo secondo volume uscirà il 2 Marzo, ovvero domani.

Trama

Ne Il regno di rame ritroviamo i nostri protagonisti alle prese con i cambiamenti avvenuti nelle loro vite al termine del volume precedente. Nahri, la Banu Nahida, ha dovuto rinunciare in parte alla sua libertà accettando di sposare Muntadhir, erede al trono, ma le cose fra loro non vanno alla perfezione. Per fortuna la ragazza ha il suo lavoro all’infermeria che la occupa completamente e Nisreen, sua mentore, accanto. Ali, secondo figlio del re, esiliato da Daevabad, viene ritrovato da alcuni abitanti di Bar Nabat vicino ad una fonte d’acqua, il che è un piccolo miracolo per una popolazione che soffre per la siccità. Il principe decide quindi di restare a dare una mano per la rinascita del luogo. Per fortuna c’è sua sorella Zaynab a confortarlo con le sue lettere, seppur contravvenendo agli ordini del padre. Dara, invece, Jinn innamorato di Nahri ma dal passato truculento, viene riportato nuovamente in vita da una donna ritenuta morta anch’essa, che lo libererà dal sigillo di Solimano per sfruttarne il pieno potere ed attuare la vendetta dei Nahid.

Riferimenti

Durante la lettura, essendo io grande fruitrice di fantasy, può accadere che mi venga in mente un’altra opera comparabile a quella che sto leggendo per alcuni elementi. In realtà questo con Il regno di rame è accaduto ben poco, perché è un’opera per me originale nonostante alcuni aspetti riconoscibili. Gli abitanti delle acque, i Marid, potreste forse paragonarli a quelli di Harry Potter, ma le loro emozioni e il fatto di conoscere la loro storia gli dona tutt’altro spessore. I Jinn poi non potranno non ricordarvi i geni, ma in quante saghe avete visto raccontata la storia dal loro punto di vista, entrando nell’intimo dei loro pensieri, mettendo spesso il focus sulla battaglia interiore fra ciò che viene ordinato e ciò che si vorrebbe fare? Un parallelismo, però, mi è venuto in mente. Non posso raccontarvi la scena nel dettaglio, ma vi lascerò una citazione:

Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese d’Egitto. (Antico Testamento)

Il tempo

Il tempo in questo volume scorre in maniera disuguale. All’inizio della storia ben 5 anni passano e ne notiamo i cambiamenti poco a poco, mentre in altre parti del libro passano mesi, oppure in un giorno succedono molti avvenimenti. Questo mantiene viva l’attenzione e rende tutta la narrazione dinamica e in qualche modo realistica. E’ strano quando in pochi giorni due persone si innamorano, sfidano il mondo e parte una guerra. Invece qui è tutto logico, anche fra i protagonisti ci sono dei discorsi sul tempo necessario perché accadano alcuni avvenimenti, come la festa di Navasatem. Come vi dissi per il primo volume, anche in questo caso verso la fine ci sono molti eventi uno dopo l’altro, ma il tutto è descritto molto bene e c’è stato un unico punto in cui, esattamente come i personaggi, non capivo chi avesse provocato cosa. Ma è anche l’effetto del “possono essere tutti colpevoli”, come vedremo a breve.

Temi

Mi prendo quindi un ultimo spazio per parlavi dei temi di questo romanzo, perché durante la lettura mi sono resa conto che andava ben oltre la semplice guerra fantasy bene/male. Innanzitutto perché in questa trilogia è chiaro come non ci sia una netta distinzione fra questi due lati, ma che entrambi facciano parte di ognuno dei protagonisti, così come accade nella realtà. E che le persone, a seconda di come le guardi, possono sembrare degne di fiducia o da condannare. E’ difficile decidere da che parte stia la verità, nella città di Daevabad. Sembra tutto troppo intriso di dolore e morte, per poter pensare che ci sia qualcuno che si salvi. E proprio in tutto questo, l’autrice ha inserito dei temi importanti come il razzismo e la sottomissione delle donne, senza banalizzarli. Ci sono discorsi al riguardo davvero meritevoli di attenzione, che mi hanno fatto rivolgere un pensiero alla situazione attuale. C’è la politica, in questo libro, quel tanto che basta per farci capire i meccanismi che sono alla base anche della nostra realtà quotidiana.

Opinione personale

Immagino si sia già capito quanto questa saga mi stia piacendo. E’ costruita in maniera eccellente e la lettura mi ha catturata, non riuscivo a smettere. Vorrei avere già il terzo volume fra le mani per sapere come va a finire, infatti sto pensando di leggerlo in inglese. Speriamo mantenga questo standard – e soprattutto che non muoia troppa gente. Ditemi le vostre opinioni!

📖 Titolo:   Il regno di rame
📖 Autore:  S. A. Chakraborty
📖 Editore: Mondadori
📖 Genere: Fantasy
📖 Pagine:  648
📖 Prezzo:  24.00€
📖 Data di uscita:  02/03/2021

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